Passeggino gemellare

Come scegliere il passeggino giusto

Con un figlio in arrivo cominciano i preparativi, più o meno frenetici, per rispondere ad ogni esigenza (reale o presunta). Tra tutti gli accessori per mamma e papà, il passeggino è forse il più indispensabile. Pensateci: nella prima fase della propria vita, vostro figlio o vostra figlia passeranno una quantità enorme di tempo nel passeggino/ovetto/carrozzina per dormire, mangiare, esplorare.

Una carrozzina moderna, non vi concilia il sonno? Immagine di Supertrooper da Freedigitalphotos.net
Una carrozzina moderna, non vi concilia il sonno? Immagine di Supertrooper da Freedigitalphotos.net

Di volta in volta il passeggino servirà come appoggio per il trasporto, come “luogo” sicuro in cui adagiare il pargolo durante le passeggiate, al fine di evitare che non appena in grado di rotolare, gattonare o camminare scappi da tutte le parti – ad esempio al supermercato, dove gli scaffali rappresentano uno richiamo irrefrenabile per la sua curiosità.

Allo stesso tempo sarà anche vostro figlio a cercare il passeggino: per riposare, per avere una posizione migliore da cui osservare il mondo che lo circonda o più banalmente per stare comodo e lasciarsi cullare.

E voi imparerete a guidare il passeggino come Valentino Rossi guida la sua moto: farete slalom in spazi ristrettissimi e lo caricherete in modo da far invidia ai maggiori esperti di trasporti e logistica. Questo oggetto che magari in passato avete guardato con sufficienza (tsk, un misero telaio in metallo o plastica, montato su qualche rotellina e rivestito di tessuto dai colori vivaci) diventerà parte di voi, un’estensione delle vostre braccia.

La scelta del passeggino va fatta accuratamente e cercando di non sbagliare. Non fatevi fregare dalla zia che ha recuperato una di quelle splendide carrozzine ottocentesche con le ruote giganti: scegliete un passeggino che si adatti alle vostre esigenze e non temete se il mercato offre migliaia di proposte, qui vogliamo aiutarvi condividendo con voi la nostra esperienza.

Si fa presto a dire “passeggino”…

…ma di cosa stiamo parlando, in concreto? A seconda di quali sono le vostre preferenze e necessità potete scegliere tra varie configurazioni, che vanno dal passeggino leggero ai sistemi modulari iperaccessoriati. Vediamoli insieme, tenendo presente che il mercato offre passeggini per tutti i gusti e le tasche.

Sistemi modulari

Vogliamo partire da questo tipo di sistemi, perché offrono in un’unica soluzione tutti gli accessori che vi potranno servire dal primo giorno. I sistemi trio offrono la possibilità di montare sullo stesso telaio la navicella (alcuni modelli sono anche omologati per il trasporto in auto), l’ovetto, che sarà il primo “sedile” della vostra macchina su cui farete sedere i bambini, e infine la seduta del passeggino vera e propria, che accompagnerà vostro figlio dal momento in cui riuscirà a sorreggersi abbastanza bene autonomamente.

I sistemi duo, invece sono pensati per trovare un compromesso che soddisfi le stesse esigenze ma con due soli accessori; avremo quindi di volta in volta un passeggino di base che si accompagnerà a una navicella, ideale per chi preferisce acquistare separatamente l’ovetto affidandosi a un produttore specializzato. In alternativa molti produttori propongono il passeggino abbinato a un ovetto, nel qual caso dovrete accertarvi che il passeggino possa offrire una posizione comoda per i lunghi pisolini dei primi mesi di vita, altrimenti dovrete procurarvi una navicella compatibile. Esistono alcuni modelli di ovetti reclinabili fino a diventare una sorta di navicella, che offrono così quasi tutte le opzioni di un sistema trio.
Ultimamente la navicella viene spesso usata nei primi mesi come culla in casa: se non intendete comprarla, quindi, tenete presente che in casa dovrete avere una culla o un lettino con il riduttore.

Passeggini a quattro ruote e passeggini leggeri

Si tratta del classico passeggino da città, se avete comprato un sistema duo o trio ne siete già provvisti. Tuttavia potrebbe capitare di volerne acquistare un secondo, magari un modello leggero, quando il pargolo sarà cresciuto e il suo peso comincerà a essere significativo. Oppure potrebbe servirvi un nuovo passeggino se avete già un bambino piccolo ma sta per arrivare un fratellino. Inoltre un passeggino leggero è perfetto per passeggiate in città, grazie alla sua maneggevolezza, e solitamente più agevole se si fanno frequenti piccoli spostamenti in auto.

Passeggini outdoor sportivo

Se la domenica non vedete l’ora di fuggire dalla città per andare a fare una bella passeggiata nella natura, questo passeggino è probabilmente ciò che fa per voi: ruote alte e robuste, freni a mano, sospensioni adeguate per ammortizzare le asperità del terreno, telaio robusto. In confronto agli altri, questi passeggini sembrano dei fuoristrada – purtroppo spesso hanno anche lo stesso ingombro e lo stesso peso. Tra questi modelli troverete sicuramente quello che meglio si adatta alla vostra passione per l’attività fisica, anche se ciò comporta la rinuncia alla leggerezza e alla compattezza dei passeggini da città, pensati per salire e scendere dagli autobus.

Gemellari/fratellari

Un passeggino gemellare con posizioni affiancate - immagine di David Castillo Dominici da Freedigitalphotos.net
Un passeggino gemellare con posizioni affiancate – immagine di David Castillo Dominici da Freedigitalphotos.net

Una categoria particolare che merita una menzione è quella dei passeggini gemellari o fratellari, che consentono di montare sullo stesso telaio due postazioni identiche (gemellari) oppure differenti, nel caso di bambini nati a poca distanza tra loro. Nonostante l’ingombro, la possibilità di essere manovrati da una persona sola fa preferire questa soluzione all’acquisto di due passeggini distinti, magari un passeggino leggero accompagnato dal sistema duo o trio ereditato.

Quali criteri di scelta?

Fatta una rapida carrellata sulle soluzioni e dei loro vantaggi, passiamo ora a discutere alcune variabili da tenere in considerazione quando sceglierete il passeggino. Non vogliamo insegnarvi nulla, anche perché è impossibile: è probabile che dobbiate scendere a compromessi a seconda di quello che volete fare (se siete amanti del trekking e volete un passeggino sportivo, non lamentatevi poi se il robusto telaio che avete scelto pesa molto quando lo caricate in macchina). Vediamo quello che secondo noi sono le caratteristiche principali per scegliere un passeggino.

Peso e dimensioni (ah, il bagagliaio)

Eh, beh, esistono modelli di carrozzine splendide, telai di design, forme da navicella spaziale, ma il passeggino deve essere pratico e tarato sulle vostre esigenze. Se utilizzate il passeggino principalmente in città, non vi dispiacerà avere un telaio dalle dimensioni più contenute, che vi permetterà di manovrarlo meglio, ma anche di entrare/uscire da porte strette come quelle di qualche vecchio ascensore. Al contrario, se acquistate un passeggino con l’idea di fare escursioni frequentemente, un telaio anche più pesante sarà ben accetto se vi garantirà stabilità, resistenza a urti e scossoni e protezione del bambino.

Se avete un’automobile dal bagagliaio ridotto, assicuratevi che il passeggino richiuso ci entri comodamente, onde evitare effluvi di improperi quando dovrete caricarlo e scaricarlo. Sarebbe bene fare questa prova muovendo il passeggino con una mano sola, visto che non di rado vi ritroverete l’altra impegnata. Il che ci porta dritti alla seconda questione: il peso. Finché non inventeranno i passeggini motorizzati, la forza motrice sarà sempre affidata ai genitori/parenti, novelli cavalli da tiro (o per meglio dire da spinta). E a meno che non vogliate utilizzare il passeggino come palestra tonificante, vi conviene imparare presto a ottimizzare i pesi. Sul passeggino, infatti, avrete un pupo in crescita, che nel giro di un solo anno arriverà a pesare circa dieci chili. A questo va aggiunta solitamente una borsa passeggino contenente cambi, pannolini e cibarie, specialmente se fate escursioni un po’ più lunghe. Se poi già che siete in giro vi date allo shopping, ecco che il peso aumenta e, credeteci, spingere il tutto può diventare scomodo ad esempio per salire e scendere dai marciapiedi o dagli autobus, oltre che per caricare il tutto in macchina. Appena abbiamo potuto abbiamo acquistato un passeggino leggero, che è presto diventato la prima scelta per le passeggiate in città.

Oltre al passeggino, cercate di ricordare che nel bagagliaio dell’auto potreste dover mettere qualcos’altro… una valigia? La spesa? Ecco, fate la prova. Fatela.

Chiusura

Altro capitolo strettamente collegato all’ingombro del passeggino è quello della chiusura. A libro o a ombrello, il passeggino occuperà ovviamente uno spazio diverso. Solitamente si ritiene che un passeggino a ombrello sia più piccolo e leggero di uno con chiusura a libro: attenzione, non è sempre così! Spesso è un misero centimetro a fare la differenza tra un passeggino che entra comodamente nel bagagliaio della vostra auto e un passeggino che andrà smontato ogni volta che lo dovete caricare…

Se in casa avete a disposizione uno spazio alto e stretto ad esempio tra armadio e parete vi converrà puntare su un passeggino richiudibile a ombrello, mentre un passeggino richiudibile a libro vi permetterà sicuramente di riporlo più facilmente in macchina. Va detto che molte case produttrici scelgono spesso per i passeggini da sterrato una chiusura a libro, mentre quella a ombrello è impiegata maggiormente per i passeggini da città. Non si tratta di regole assolutamente valide, ma state attenti a orientare le vostre ricerche.

Frequentemente il passeggino del trio si chiude a libro, mentre quello leggero a ombrello. Ecco, i nostri no. Il primo passeggino che abbiamo comprato ha la chiusura a ombrello, lo abbiamo scelto per la comodità di chiuderlo con una sola mano ed interamente montato, caratteristica di questo tipo di passeggini. Il secondo modello, invece, ha una chiusura a libro che si rivela molto pratica per caricare e scaricare il passeggino dalla macchina. Nella nostra esperienza i passeggini con chiusura a ombrello risultano più comodi nei meccanismi di chiusura e se siete abituati a lunghe passeggiate in città la differenza potrebbe farsi sentire. State attenti tuttavia che entri comodamente nel bagagliaio, facendo riferimento alle dimensioni e alla sagoma della luce di ingresso.

In che condizioni sarà usato?

Come dicevamo, esistono diversi tipi di passeggini adatti a ogni esigenza, per cui valutate bene l’uso che ne farete. Se siete appassionati di montagna un passeggino da sterrato può tornarvi utile anche per percorsi indicati come accessibili a tutti i tipi di passeggini. La comodità di accessori come i freni a mano sui maniglioni, gli pneumatici più alti, in grado di assorbire meglio gli scossoni, il telaio più robusto vi sarà sicuramente gradita, anche se dovrete rinunciare a qualche comodità cittadina.

In città la parola d’ordine deve necessariamente essere maneggevolezza, ruote anche più piccine, telaio leggero e facilmente richiudibile e trasportabile sono dei must.

Molte persone valutano la possibilità di acquistare l’ovetto da un produttore specializzato. Se anche voi siete di questo avviso, l’acquisto di un passeggino duo potrebbe fare al caso vostro. State attenti però alla compatibilità dell’ovetto col telaio, se non volete essere costretti a tirare giù dall’ovetto il pupo, col rischio (orrore!) di svegliarlo. Assicuratevi inoltre che la compatibilità di ovetto e telaio sia certificata dal produttore.

Qualche consiglio finale

Un esempio di passeggino leggero, ideale per la città! - immagine di Suat Eman da Freedigitalphotos.net
Un esempio di passeggino leggero, ideale per la città! – immagine di Suat Eman da Freedigitalphotos.net

O anche solo degli spunti, se volete. Per nostra scelta il passeggino del trio doveva essere reversibile. La seduta doveva quindi essere agganciabile al passeggino in senso di marcia e in controsenso indifferentemente (fronte strada e fronte mamma, come si suol dire, ma anche fronte papà va benone). Questo ci ha permesso di creare un contatto con nostra figlia nei primi mesi di vita, permettendo poi a lei di esplorare il mondo quando è diventata più grandicella. Soprattutto, la possibilità di girare agevolmente la seduta del passeggino ci ha permesso di gestire la fase di passaggio tra la curiosità per il mondo che la circondava e il suo bisogno di vedere i genitori.

Il saccone invernale per tenerla al caldo è stato un acquisto praticissimo. La bambina ha passato tutto l’inverno al calduccio e farla sedere nel saccone è sicuramente molto più pratico rispetto a dover mettere e togliere giacca o tutina imbottita a una bambina ogni volta che si entra in uno spazio chiuso, soprattutto se dorme. Altamente consigliato se temete il freddo.

La scelta del maniglione unico rispetto alle due maniglie è una scelta di praticità. Noi abbiamo due passeggini con maniglione unico. Il mercato propone modelli per tutti i gusti, quindi la vecchia distinzione maniglie-ombrello e maniglione-libro non vale più. Col maniglione unico potreste riuscire a guidare il passeggino con una mano sola, anche se le caratteristiche della strada (asfalto più o meno dissestato, rampe di accesso ai marciapiedi, ecc.) non sempre lo permettono. Sicuramente col maniglione unico è più facile tenere in mano un ombrello, quando piove!

Tra gli innumerevoli accessori proposti, segnaliamo come indispensabile l’antipioggia di plastica trasparente. Alcuni produttori lo includono, altri invece ne forniscono uno di nylon: in questo caso, procuratevelo. Sarà l’unica cosa in grado di proteggere il vostro bimbo dai temibili acquazzoni estivi e in caso di necessità può essere usato anche come antifreddo e antivento.

La zanzariera può essere utile, in estate, se il vostro bimbo non urla per essere preso in braccio ogni volta che vi fermate: in tal caso sarà più un impiccio che un aiuto, e correrete il rischio di intrappolare le odiose zanzare nella culla con il bimbo.

L’ombrellino parasole prendetelo solo se ve lo regalano. È indubbiamente molto bello da vedere, ma va smontato ogni volta che chiudete il telaio e allo stesso scopo potete usare le tendine apposite oppure una sciarpa sottile o un lenzuolino fissato con una molletta da bucato. Noi usavamo una sciarpa di cotone a fiori della mamma, all’occorrenza torna utile anche per ripararsi se c’è troppa aria.

E voi che ne pensate? Qual è l’aspetto su cui vi state concentrando o vi siete concentrati maggiormente nella scelta del passeggino?

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